Il Cilento è la parte meridionale della Campania in provincia di Salerno che va dal Golfo di Salerno a quello di Policastro, ai confini con la Basilicata. La zona è limitata a nord dalla catena dei monti Alburni e ad est dal Vallo di Diano.
Un territorio straordinario che da sempre affascina il visitatore per la bellezza dei tanti paesi costieri, collinari e montani che conservano in modo intatto la bellezza e l’originalità dei luoghi.
Il Cilento ha la peculiarità di offrire scenari suggestivi e mutevoli in un territorio che passa dalle zone montane del Parco Nazionale del Cilento alle famosissime località balneari presenti sulla fascia costiera, molte delle quali da anni ottengono la Bandiera Blu e le 4 Vele Legambiente per la limpidezza delle acque, per l’incontaminata natura e per l’eccellente ricettività.
Il Cilento è una terra solo marginalmente toccata dai modelli di sviluppo del secolo scorso. E questo ritardo strutturale è stato positivo perché ha permesso di conservare ancora oggi un’area della Campania incontaminata, capace di trasmettere al visitatore tante emozioni ed autenticità. Nell’entroterra rurale la sostenibilità si praticava ancora prima che questa parola stessa esistesse e si è conservato un piccolo mondo, fatto di relazioni solidali, autonomia alimentare e civilissima cultura contadina.
Il Cilento da millenni ha ispirato poeti e cantori e molti dei miti greci e romani che sono alla base della nostra cultura occidentale, sono stati ambientati sulle sue coste. Il mito più famoso è quello dell’isola delle sirene, nell’Odissea. Quelle creature malefiche che, secondo Omero, irradiavano un canto che faceva impazzire i marinai di passaggio, portandoli a schiantarsi con le imbarcazioni sugli scogli. L’isoletta che ispirò il Cantore dell’antichità probabilmente è quella di fronte a Punta Licosa, a sud nei pressi di Castellabate. Di fronte al suo mare Ulisse si fece legare all’albero di maestra per ascoltare quell’ingannevole canto. Un altro mito importante è quello di Palinuro, il nocchiero di Enea. Durante il viaggio verso le coste del Lazio cadde in mare insieme al timone. Si aggrappò al relitto e per tre giorni ingaggiò un’estenuante lotta contro le onde infuriate. Ma quando stava finalmente per mettersi in salvo sulla riva, fu barbaramente ucciso dagli abitanti di quei luoghi: da allora quel promontorio (dove sorge il paese di Palinuro) prese il nome di Capo Palinuro.
Dal 1991, in seguito all’istituzione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, gran parte del territorio del Cilento è protetto.
Ascea
Ascea è ubicata sulla costa tra Punta Licosa e il promontorio di Palinuro, grazie alla sua posizione baricentrica, consente di raggiungere in pochissimo tempo tutti i principali luoghi di interesse turistico, culturale e ambientale del Parco del Cilento (Acciaroli, Agropoli, Camerota, Padula, Paestum, Palinuro, Pertosa, etc.),è inoltre dotata di una stazione ferroviaria ubicata sulla linea principale di collegamento tra Nord e Sud Italia . Il paesaggio è suggestivo, in pochi chilometri si passa da montagne con boschi incontaminati a dolci colline coltivate a terrazzamenti con vecchi casolari in pietra, questi luoghi regalano viste mozzafiato sul golfo di Velia.
Di straordinaria bellezza è la costa, lunga quasi 5 km è riconoscibile per la vecchia Torre del Telegrafo alle cui spalle troviamo la Baia d’Argento e della Rondinella raggiungibili solo via mare, caratterizzata da un incantevole arenile di sabbia a granulometria grossa e da un mare aperto e cristallino ed insignita della Bandiera Blu delle Spiagge d’ Europa nonché delle Vele di Legambiente e Patrimonio dell’umanità culturale e naturale dell’Unesco.
Oltre che per il suo mare cristallino Ascea incanta per la sua storia millenaria, secondo lo storico Erodoto, un gruppo di abitanti di Focea (Asia Minore), per sfuggire all’assedio persiano fondò nel 540 a.C. la città di Elea. Il centro era dotato di due porti uno alle foci dell’Alento e un altro alle foci della fiumarella di Santa Barbara; si sviluppò notevolmente grazie al commercio e fu celebre in antico per la sua scuola Filosofica, denominata eleatica, cui appartennero Parmenide e Zenone. Mantenne a lungo la sua autonomia, divenne nell’88 a.C. municipio romano.
Sulla vetta del colle sorse poi una torre con un villaggio, detto Castellamare della Bruca per la vicinanza al mare e alla foresta la Bruca; è ricordato dal 1144 e nel ‘400 era abbastanza popolato; fu completamente abbandonato nel ‘600.
Il Capoluogo conserva ancora oggi una struttura urbanistico - architettonica tardo medioevale con un centro storico caratterizzato da piccoli vicoli e con palazzi settecenteschi, primo fra tutti Palazzo Ricci.
Casal Velino
Nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, a confine con l’area archeologica di Velia - Elea, circondata dal tipico paesaggio collinare ricco di lussureggiante vegetazione mediterranea, Marina di Casal Velino è un’affascinante località dove trascorrere le vacanze. Il litorale sabbioso si estende per circa 7 km, delimitato a sud dal fiume Alento e a nord dalla costa più alta fino a Pioppi. Nell’entroterra i borghi di Acquavella e Casal Velino, in posizione panoramica di fronte al mare, rendono viva la storia e la cultura del Cilento con le caratteristiche vie del centro storico, i palazzi padronali e le produzioni artigianali.
Grazie alla sua favorevole posizione è possibile raggiungere i vicini templi di Paestum, le Grotte dell’Angelo di Pertosa e la Certosa di Padula, gli scavi archeologici di Velia. Nel periodo estivo, inoltre fa scalo al porto di Casal Velino il metrò del mare che collega le principali località costiere del Cilento con l’isola di Capri e la Costiera Amalfitana.
Per la qualità e la bellezza delle acque del mare, delle coste, dei servizi e delle misure di sicurezza, oltre che ad un alto livello di educazione ambientale, è stata conferita al Comune di Casal Velino la bandiera “BLU” delle spiagge, ambìto riconoscimento di livello nazionale e internazionale.
Tra i monumenti più significativi segnaliamo la Cappella di San Matteo dove già nel IV secolo sorgeva una chiesa in cui vennero deposte, e conservate fino al 954, le spoglie dell’apostolo ed Evangelista S. Matteo a causa del naufragio della nave che le stava portando a Ostia. Attorno a questa piccola chiesa sorse prima il Monastero di S. Matteo Ad Duo Flumina nel X secolo e in seguito si formò un agglomerato di case che prese il nome di Casalicium. Con il tempo però i monaci e gli abitanti, a causa dell’aria malsana e delle incursioni piratesche dal mare, si spostarono sulla vicina collina dove sorgeva già il convento carmelitano dell’Annunziata. In questo modo nacque Casalicchio, l’odierna Casal Velino che ancora oggi si mostra nel suo disegno originario di piccolo borgo fatto di palazzi signorili e di stretti vicoli con le fontane dei lavatoi usati in passato.
Tra le frazioni di Casal Velino segnaliamo quella di Acquavella che deve il suo nome alle numerose sorgenti che alimentavano tra l’altro anche l’acquedotto di Velia. Anche questo paesino è rimasto inalterato nel tempo. All’interno della chiesa di San Michele Arcangelo (X-XI secolo) si trova la statua della Madonna delle Grazie che viene portata in processione ogni 5 anni il 2 luglio in memoria del miracolo della sudorazione della statua stessa.
Pollica
Il territorio del Comune di Pollica si presenta come una piccola costellazione di antichi borghi, talora volti al monte Stella, altre al mare ed è divenuto uno dei soggiorni preferiti d’Italia , per la cornice montana, per l’incanto dei cieli azzurri, per le aperture sulle meraviglie di un liscio e cangiante mare che da Capo Palinuro si allarga ad oriente, fino a Punta Licosa.
\r\n Pollica è la capitale mondiale della Dieta Mediterranea lo ha stabilito l’Unesco, che considera patrimonio dell’umanità l’insieme di pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze, abilità, saperi e spazi culturali, con i quali le popolazioni del Mediterraneo hanno creato e ricreato, nel corso dei secoli, una sintesi tra l’ambiente culturale, l’organizzazione sociale, l’universo mitico e religioso, intorno al mangiare.
Pioppi
Pioppi con la sua spiaggia e il Museo del Mare che divide lo spazio del seicentesco Palazzo Vinciprova, oggi di proprietà del comune di Pollica, con un altro museo dedicato al ricercatore americano Ancel Keys, il padre della dieta mediterranea, Pioppi, come la vicina Acciaroli, gode di pari attrazioni naturali nonchè di una Torre d’avvistamento saracena. Vi si trovano poi la chiesa di Santa Maria dei Pioppi di cui si ha notizia nel 994 mentre il Castello Vinciprova sorto nel ‘600, è divenuto sede del Museo Vivo del Mare. Qui si svolge anche il festival della Dieta Mediterranea. Famosa ormai in tutto il mondo tale Dieta è stata creata proprio a Pioppi dove il fisiologo americano Ancel Keys, osservando le abitudini alimentari degli abitanti locali, teorizzò i vantaggi del mangiar sano sulla qualità e maggiore durata della vita.
Il paese, caratteristico borgo cilentano, è una rinomata località turistica balneare: la purezza delle sue acqua e la sua spiaggia sono state premiate con la Bandiera Blu e le 5 vele di Legambiente. Pioppi è un incantevole paesino marittimo allineato lungo la spiaggia, in una piccola insenatura riparata da colline, meta privilegiata di quanti, turisti e villeggianti scelgono la costa del Cilento.
Acciaroli
Acciaroli è una località marina dotata di porto naturale, rifugio di navi già in età antica. E’del 1165 la prima notizia di un borgo abitato denominato “Aczarulo” e successivamente "Lazzarullo". Tutt’ora le popolazioni limitrofe, per indicare questa località, usano il termine dialettale di "Lazzarullo".
Interessato da varie vicende storiche, dallo spopolamento susseguente alle incursioni barbaresche del XIII secolo, alla costruzione e le barche da traffico; delle torri costiere del XVII secolo, fino a ripopolarsi a metà ottocento.
Oggi è località di turismo di rilievo nazionale.
L’antico porticciolo è ora un importante porto turistico e peschereccio, ospita le numerose barche da pesca della marineria acciarolese,durante il periodo estivo diviene approdo e crocevia di tantissime barche che trovano le attrezzature e i servizi idonei al diporto.